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La link building è uno dei tanti fattori che incide sul posizionamento all’interno dei principali motori di ricerca. 

Vi è mai capitato di creare un contenuto ben strutturato senza riuscire ad ottenere i risultati sperati?

Gli elementi che incidono sul posizionamento sui motori di ricerca dipende da molteplici fattori: contenuti, strategie di ottimizzazione Seo delle pagine, delle foto, dell’url di riferimento, l’uso delle giuste parole chiave, etc. 

Se però si è certi di aver svolto al meglio tutto quello appena elencato ma i risultati tardano ad arrivare, forse ciò che manca è una strategia di seo link building.  

Ma andiamo per gradi… 

Che cos’è la link building? 

In parole semplici la link build si può definire un collegamento ipertestuale a senso unico da una pagina minore (backlink) ad un sito più rilevante e l’obiettivo è quello di migliorare la visibilità sui motori di ricerca del sito meno conosciuto. 

Google stesso si fonda sui link: se si riflette un po’,quando un utente fa una domanda, il browser risponde fornendo proprio dei link. 

Questa rete intrecciata di link, anche all’interno delle pagine degli stessi siti web, viene ritenuta da Google un circolo virtuoso pensato per dare maggiore visibilità ai siti inizialmente meno rilevanti.  

Aumentare la visibilità, vuol dire aumentare il ranking, cioè la posizione in classifica nel sito sulle pagine dei motori di ricerca: l’obiettivo è quello di raggiungere la Serp, la prima pagina dei motori di ricerca.

Google per decidere come posizionare un sito usa il Pageranking, un algoritmo pensato proprio per classificare le pagine web nei motori di ricerca. 

Il fattore qualità nella link building

Quando si sviluppa un contenuto è buona prassi inserire anche dei link interni ed esterni da inserire all’interno del testo. 

Google, quando analizza una pagina, valuta la tipologia e la qualità dei backlink a cui si fa riferimento (i backlink sono i collegamenti che altri siti creano verso un altro sito), questo però non è sempre stato così…

Il primo software di valutazione dei link fu Panda e si basava sulla quantità di link presenti all’interno di un contenuto: questa caratteristica però, innescò un circolo vizioso che scatenò un compulsivo acquisto e scambio di link con l’intento di rafforzare il pagerank (il posizionamento) dei siti in modo innaturale.

In poco tempo si capì che il software non funzionava, perciò Google decise di evolversi e sviluppare un programma che puntava sul valutare la qualità dei link presenti nei contenuti. 

Il nuovo software entrò in funzione nel 2017 e prese il nome di Penguin: questa volta Google decise di puntare sulla qualità dei link presenti all’interno di un contenuto e non più sulla quantità. 

Con Penguin, avere una buona strategia di Seo link building è diventata una pratica fondamentale per dare una maggiore visibilità al proprio sito web ed  aiutare i siti validi ad accrescere la loro popolarità e quindi il loro posizionamento. 

Gli elementi importanti di un link

Per ogni collegamento ipertestuale, si dovranno tenere in considerazione alcuni fattori fondamentali che incideranno sul posizionamento dei contenuti da noi pubblicati:

  • la qualità dei contenuti citati;
  • l’anchor text, meglio se composto da una parola chiave con corrispondenza esatta; 
  • pubbliredazionali; ovvero l’articolo è stato scritto su commissione di un blog o rivista online (ricordarsi che lo scambio di link, chiamato link neighborhood, o il loro acquisto se scoperti da Google sono penalizzanti);
  • la sicurezza di un sito da parte di hacker. 

Ogni contenuto citato poi, deve essere:

  • popolare;
  • rilevante;
  • pertinente;
  • autorevole;
  • avere una storia (la trust di un sito);
  • essere diffuso a livello off-page;
  • avere un anchor text in corrispondenza esatta alla keywords di riferimento.

Generalmente, quando si crea un collegamento verso un sito esterno, si è soliti puntare verso un sito maggiormente popolare e conosciuto, così che possa avvenire la link juice, ovvero l’acquisizione di una piccola parte dell’autorità del sito a cui si è puntato.  

Una buona pratica quindi è scegliere di linkare dei siti con una autority alta della nostra e fare ciò, esistono dei siti specifici come:

La scelta è molto vasta, ma questi sono i software più utilizzati. 

Ovviamente il testo linkato deve essere pertinente con ciò che viene trattato, altrimenti Google tenderà a penalizzare il contenuto creato facendo scendere il proprio posizionamento. 

L’anchor text

Quando si crea un link, questo normalmente viene agganciato dell’anchor text, ovvero una porzione di testo cliccabile che rimanda ad un link esterno. 

Può essere presentato in diverse forme, ma deve rimandare comunque ad un contenuto pertinente e coerente con l’argomento trattato. 

L’anchor text può essere presentato:

  • naked; quindi con l’url completo
  • branded; cioè che linka e rimanda al nome di un brand specifico;
  • branded hybrid; che segna il marchio e/o la parola chiave che si associa a quel marchio;
  • a corrispondenza esatta; ovvero i contenuti devono devono corrispondere ad un’esatta keywords; 
  • Latent Semantic Indexing; quindi fare riferimento ad un link attraverso una parola chiave correlata;
  • un frammento di frase;
  • junk; fare una sorta di cta (call to action), ad esempio “clicca qui”.

Come si fa una link building efficace?

Il corretto termine tecnico è seo link building, perché queste strategie richiedono una forte conoscenza tecnica della Seo. 

Questa tecnica si collega direttamente alla Seo-off page, ovvero quell’insieme di attività che si svolgono al di fuori di un sito web ma hanno comunque la finalità di portare traffico organico ad un sito o un blog. 

La finalità della link building è far accrescere l’autorevolezza e il posizionamento di un sito agli occhi dei motori di ricerca e incrementare il numero dei link di ingresso verso il proprio sito web. 

Google, quando guarda la qualità dei link in uscita, valuta determinati parametri che avranno poi un peso sul posizionamento nelle pagine dei motori di ricerca. 

I parametri che Google guarda quando valuta un link sono:

  • provenienza;
  • qualità;
  • natura;
  • pertinenza;
  • rilevanza.

L’algoritmo utilizzato per il pagerank quindi, misura la qualità dei link presenti un contenuto e da una stima approssimativa dell’importanza del sito web. 

Altri paramentri fondamentali sono la tipologia di link follow oppure nofollow. 

Link follow e link nofollow

I link sono delle risorse utili per l’utente che stanno alla base della Rete o del Web e creano collegamento tra un contenuto e l’altro. 

La stretta correlazione fra i backlink ricevuti (quindi la quantità di siti che hanno citato la stessa fonte) e il ranking (il posizionamento) sui motori di ricerca, ha una forte componente qualitativa, tanto che Google valuta i link anche in base all’affidabilità e l’autorevolezza della risorsa esterna. 

I link però, si dividono a loro volta fra follow e nofollow che incideranno in maniera diversa sul ranking dei siti.

I link nofollow si comportano normalmente quando l’utente sta navigando. Quando il Crawler di Google passa e vede l’attributo nofollow, significa che deve sorpassare sopra quel link, cioè non lo deve analizzare: a questo punto, si perderà anche la possibilità di acquisire una parte dell’autorevolezza e quindi i benefici del ranking.

I link follow invece sono quelli standard, dove un link verso una risorsa con un’autorevolezza e posizionamento migliore, se linkato, passa una piccola parte dei suoi benefici, autorevolezza e posizionamento ad un nostro contenuto (quest’azione si chiama link juice). 

Strategie di link building seo

Non esiste un solo modo per fare una strategia di link building seo ma ci sono diverse possibilità che permettono di creare dei collegamenti virtuosi.

Per riuscire nel proprio intento, è importante che i link inseriti siano disposti nel modo più naturale possibile, in termini tecnici si dice creare un profilo di backlink naturale, variando la sequenza di link follow e nofollow. 

Una valida strategia è fare dei collegamenti verso siti con più autorità ma coerenti rispetto proprio campo di competenza come ad esempio siti con forum tematici o riviste online, che trattano determinati argomenti in modo verticale. 

Molto importante è costruire una strategia di link building naturale attraverso la link earning, ovvero la citazione di un contenuto da parte di siti esterni in modo naturale, per esempio attraverso citazioni all’interno di un contenuto. 

L’anchor text e i siti linkati devono essere univoci e peculiari per incentivare la bella impressione da parte di Google. 

Al contrario della link earning esistono anche delle strategie di link building che prevedono l’acquisto di link pagamento, in prestito o di scambio reciproco: questa è un’operazione mal vista da Google a causa della manipolazione del ranking e, se scoperta, il motore di ricerca automaticamente penalizzerà i siti in questione.  

Per concludere…

Una strategia di link building inizialmente deve puntare ad acquisire autorità e posizionamento attraverso la link earning: contemporaneamente però si deve lavorare sul sito su cui si opera con l’obiettivo di farlo diventare un’autorità nel suo ambito, tanto che in futuro, saranno i siti minori a creare dei link verso il proprio sito.